Cara lettrice, caro lettore, eccoci nella cucina della SEO Copywriter: senti il profumo che aleggia nell’aria?
È quello di un articolo del blog. Per prepararlo ho seguito i passaggi e usato gli ingredienti previsti dalla ricetta originale: il metodo per approcciare i contenuti.
Ah, aggiungo anche un pizzico di intuito, un tocco di creatività e una spolverata di umanità. Vuoi assaggiare il mio articolo per sapere se è soffice o croccante? Ti aspetto in cucina.
In pratica, impasto parole (chiave).
La SEO è come una ricetta per preparare una torta: è necessario rimanere fedeli alla quantità e qualità degli ingredienti (questione di chimica) e rispettare i passaggi chiave.
È l’aggiunta di un pizzico di empatia e calore a rendere unici i testi che scriviamo.
Ah, la ciliegina sulla torta è solo estetica: la usano i pasticceri che hanno bisogno di imbellettare i loro prodotti per renderli accattivanti. Il nostro ingrediente segreto è nell’impasto: il lettore non lo vede, ma lo assapora appena inizia a leggere.
Quando indosso il grembiule da SEO Copywriter (me lo ha regalato il mio papà e vi è ricamato sopra il mio soprannome, Chicca) realizzo tre tipologie di contenuti ottimizzati in ottica SEO.
Progetto la struttura del sito insieme a web master e tecnici IT. Capire – a grandi linee -, la forma del contenitore è utile per produrre il contenuto.
Scrivo i testi per le pagine del tuo sito: home page, pagine dei servizi e dei prodotti, il fatidico “chi siamo” e tutte quelle di cui avrai bisogno.
Scrivo anche i testi per le sezioni degli e-commerce: schede prodotto, pagine di acquisto, thank you page e via discorrendo.
Sono i miei preferiti. Le parole hanno bisogno diequilibrio: i lettori – e i motori di ricerca -,preferiscono i testi armoniosi econfortevoli da leggere. Lascio spazio al linguaggio naturale per bilanciare le esigenze di ottimizzazione con la piacevolezza della lettura. Prima scrivo per il lettore, poi per i motori di ricerca. Curo gli articoli del blog per il tuo sito ma anche per LinkedIn Pulse. Uh, cosa importante: collaboro volentieri con SEO Specialist e scrivo per loro.
Quando hai bisogno di realizzare una pagina di atterraggio con un testo pulito e focalizzato al raggiungimento dell’obiettivo, chiamami. La progettiamo insieme in base alle tue necessità.
Adesso, qui, ci starebbe bene la classica call to action tipo: “Mandami una e-mail e contattami per scrivere testi ottimizzati in ottica SEO!”, oppure “Ti posiziono in prima pagina: scala le SERP insieme a me!”. Ma è uno stile che non mi appartiene.
Quindi, sai che ti dico? Se ti va di metterti di fianco a me ai fornelli, capire come impasto le parole, quale peso specifico hanno gli elementi della SEO on-page e cosa dona gusto ai testi per il web, prendi un grembiule e vieni in cucina: iniziamo subito.
La Search Engine Optimization – la tecnica di ottimizzazione dei contenuti per i motori di ricerca – nonostante si basi su una serie di regole, non è una scienza esatta. I dati, le metriche, le statistiche che ricaviamo dai tool di SEO sono indicazioni: valori che aiutano a trovare l’equilibrio più efficace per ottenere un buon posizionamento.
Da soli, però, non sono sufficienti a impostare una strategia di ottimizzazione che funzioni. Abbiamo bisogno di altri tre ingredienti.
È affascinante capire in che modo le persone pongono domande a Google, quali parole utilizzano per comporre le query, che tipo di approccio hanno alla ricerca.
Approfondire le domande frequenti significa indagare la mente umana per comprendere l’atteggiamento degli utenti nei confronti del web. Essere curiosi dell’altro ci permette di non rimanere in superficie: quando andiamo a fondo, riusciamo a capire quali sono i ragionamenti dietro alle ricerche sul web.
Guardiamo il sito dall’alto e abbracciamo con lo sguardo tutte le sezioni, le componenti, i testi, le immagini che lo compongono. Pensiamo al sito come a una casa: se rimaniamo seduti nello studio, non possiamo sapere cosa accade in cucina. E, magari, c’è un gran fermento di là. Le pagine di un sito non sono compartimenti stagni, ma interagiscono tra loro. La visione dall’alto permette di trovare connessioni, creare flussi, unire i puntini. E consente anche di controllare il vicinato, che non si sa mai.
Sì, lo so. Quale legame ha questa straordinaria parola greca che deriva da “en” = dentro e “pathos” = sentimento con la SEO? La SEO è comprensione del search intent, dell’intenzione che spinge le persone a fare una ricerca.
L’empatia è la partecipazione emotiva che permette di intuire questa intenzione e relazionarci con l’altro, la sensibilità che guida la scelta delle parole con cui costruiamo i contenuti, la dote umana alla quale attingere quando scriviamo per il lettore e dobbiamo soddisfare i suoi bisogni.
Nel primo cassetto della cucina, sotto il piano di lavoro, c’è SEOZoom. Utilizzo questo tool per le mie ricette:
Insomma, lo uso per dare ai contenuti un tocco di professionalità in più. Non è un ingrediente segreto, anzi, è parte della brigata in cucina.
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